domenica 22 febbraio 2015

Pomodoro 'Datterino Alto' Consigli e curiosità

Oggi andremo a vedere il famoso Pomodoro 'Datterino' (Solanum lycopersicum 'Datterino'). Appartiene alla famiglia delle solanacee, è una pianta a crescita indeterminata e i suoi frutti sono distribuiti su grappoli con crescita a formazione di spina di pesce, ogni grappolo porta dai 12 ai 14 frutti, sono di colore rosso e il loro sapore è eccezionale.






















Questo tipo di pomodoro è della tipologia 'datterino', i suoi frutti sono di forma allungata e ognuno ha un pesa che varia dai 25 gr ai 35 gr, ideale per il consumo fresco e oltre che a essere molto gustoso ,rinfrescante e dissetante, inoltre in esso sono contenute tantissime sostanze nutritive che fanno bene al nostro organismo come gli antiossidanti quali caroteni e licopene che rallenta il processo di invecchiamento cellulare e a contrastare i radicali liberi inoltre contiene una buona dose di vitamina C che ha un effetto rigenerante per le cellule del nostro organismo, è ricco di sali minerali che hanno una funzione disintossicante ed equilibratrice. 

Questa è una pianta che riesce ad adattarsi a tutti i tipi di terreno, ma da il meglio di se in terreni di medio impasto e che abbiano ottime capacità drenanti, infatti la pianta teme i ristagni che potrebbero dare luogo ad alcune malattie come il marciume radicale.

La semina può avvenire in semenzaio tra febbraio-marzo e tra aprile-giugno può invece essere piantata direttamente sul terreno. Essendo una pianta che ha bisogno di molte sostanze nutritive è opportuno distribuire in inverno, prima della lavorazione di fondo, concimi organici e prima del trapianto è consigliabile spargere fertilizzanti a base di fosforo e potassio. Durante tutta la fase di coltivazione è opportuno eseguire 2-3 nitrati seguiti da un irrigazione. Si consiglia, per la coltivazione di questo ortaggio, spargere concimi con microelementi quali:


  • Boro 
  • Calcio
  • Magnesio
  • Zolfo

Durante la fase del trapianto, o comunque della semina in campo aperto, è consigliabile lasciare una distanza tra le file di 100 cm e sulle file di 50 cm. Una volta che la pianta ha raggiunto i 30 cm di altezza è utile fissarla a dei sostegni (paletti,canne) che ne garantiranno la giusta crescita in posizione eretta.





















Durante la coltivazione di questo ortaggio è opportuno praticare due operazione molto importanti. La cimatura è utile in quanto permette di generare piante con due-tre fusti, si dovrà eliminare il germoglio più grande nel momento in cui le piantine hanno sviluppato cinque-sette foglie vere; la pacciamatura è indispensabile in quanto protegge la base e le radici delle piantine dopo il trapianto.


La raccolta dei frutti si può effettuare da giugno e si prolunga sino ad ottobre.

Le principali malattie che colpiscono questa pianta sono:

  •  La verticilliosi 
  •  La fusariosi 

che comportano l'ostruzione dei vasi che trasportano la linfa, poi:


  • La peronospora,
  • L'alternariosi  
  • La septoriosi 

attaccano fusti, foglie e frutti provocando disseccamenti e marciumi.

Questa è una pianta molto produttiva e i suoi frutti sono ottimi anche nelle insalate, nei condimenti o per fare sughetti.



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