giovedì 26 febbraio 2015

Pomodoro 'Piennolo Del Vesuvio' Consigli e curiosità

Il Pomodoro 'Piennolo Del Vesuvio' (solanum lycopersicum 'Piennolo Del Vesuvio') appartiene alla famiglia delle solanacee ed è un prodotto italiano che ha le sue origini nel territorio Campano e nel 2009 gli è stata riconosciuta la Denominazione di Origine Protetta (DOP). Le caratteristiche di questo pomodoro sono: allo stato fresco presenta una forma ovale o leggermente puntiforme, una buccia spessa di colore rosso, un peso non superiore ai 25 g, polpa rossa e di ottima consistenza e un sapore inteso,vivace e dolce-acidulo; Allo stato conservativo ha un colore rosso scuro, una polpa rossa, una buona consistenza e un sapore intenso e vivace.


















Questo pomodoro cresce alle falde del Vesuvio, è del tipo a grappolo ed è famoso in tutto il mondo in quanto è il pomodoro maggiormente usato per la produzione della pizza napoletana. Esso ricco di Vitamina A e C, di cui sono noti da tempo gli effetti anti-cancerogeni, in esso sono presenti sali minerali quali Calcio, Fosforo e Potassio, indispensabili per il corretto funzionamento del cuore e dei muscoli, e di licopene, che esercita nell'organismo un’azione antiossidante, stimolando la produzione di enzimi che bloccano l’azione cancerogena dei radicali liberi.

La semina avviene in semenzaio tra aprile-maggio, in campo aperto tra maggio e giugno ma può essere praticata anche a luglio e agosto. Il periodo di raccolta va da luglio e si prolunga sino a settembre. Durante il trapianto, o la semina è importante rispettare una distanza tra le file di 70 cm e sulle file di 25 cm, inoltre raggiunti i 30 cm di altezza le piante andranno aiutate con sostegni (paletti,canne) per favorire la crescita in posizione eretta.

Questa varietà non necessita di molta acqua, pertanto bisogna fare attenzione a non creare ristagni in quanto potrebbero danneggiare la pianta creando marciumi radicali e potrebbero esporre la pianta ad attacchi di alcuni parassiti.

E' una pianta che sa adattarsi a tutti i terreni ma è prevalentemente coltivata in terreni ricchi di materiale vulcanico, sostanze organiche e di elementi come fosforo e potassio e che abbiano buone capacità drenanti in quanto ricordiamoci che teme i ristagni.

La parte riguardante la concimazione è molto importante, infatti questa pianta necessita di elementi nutritivi indispensabili per il suo corretto sviluppo, perciò andremo ad apportare piccole quantità di azoto più volte ,dalla fase del trapianto sino a tutta la coltivazione, in caso di grandi coltivazioni è consigliabile somministrare anche fosforo e potassio e per prevenire i marciumi delle bacche somministrare alla pianta anche calcio e magnesio.

Le malattie che colpiscono questa pianta sono svariate, vediamone alcune:
  • Ruggine: Colpisce le foglie e i frutti e si manifesta con macchie scure sulla foglia provocandone l’ingiallimento e anche i pomodori presenteranno macchie scure, essendo questo un fungo vanno somministrati fungicidi come ad esempio lo zolfo ed eliminando le parti infestate;
  • Verticillium: Anche questa malattia è causata da un fungo e provoca l’ingiallimento delle foglie e il seccarsi di esse, in questo caso procedere immediatamente con l’eliminazione delle piante danneggiate.
Altre:
  • Muffa grigia delle foglie
  • Peronospora
  • Septoriosi




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lunedì 23 febbraio 2015

Pomodoro 'Aunt Ruby' Consigli e curiosità

Oggi parliamo di una varietà di pomodoro non comune e che potrebbe essere giudicato male solo dall'apparenza, ma l'abito non fa il monaco e quindi iniziamo a parlare del Pomodoro 'Aunt Ruby' (Solanum Lycopersicum 'Aunt Ruby'). Appartiene alla famiglia delle solanacee e si differenzia dagli altri pomodori per rimanere sempre verde anche a maturazione completa.






















Questo pomodoro è di origine tedesca ed è anche il vincitore del premio Miglior Gusto alla competizione 'Heirloom Gaeden Show's Taste test'  nel 2003 e a NY nel 2010 tra oltre 6000 varietà. Esso presenta un colore verde brillante naturale che la pianta usa per difendersi da parassiti e anche per difendersi dagli uccelli che vedendo il colore verde non ne sono attratti facendolo giungere cosi a maturazione completa. La polpa è dolcissima, carnosa e croccante e per convincere i più scettici o i più paurosi nel provarlo perché lo vedono verde, posso rassicurarli dicendo che il frutto non è tossico in quanto contiene una minima percentuale di solanine , ma anche gli altri pomodori la contengono quindi tranquilli, inoltre c'è da dire che questo pomodoro è migliore rispetto ad altri pomodori rossi. 

I suoi frutti sono di grandi dimensioni e la raccolta di quest'ultimi va fatta a tatto, non bisogna lasciarli ammorbidire troppo.

La semina può avvenire in semenzaio tra febbraio-marzo e in pieno campo tra aprile-maggio. Essendo una pianta che ha bisogno di molte sostanze nutritive è opportuno distribuire in inverno, prima della lavorazione di fondo, concimi organici e prima del trapianto è consigliabile spargere fertilizzanti a base di fosforo e potassio. Durante tutta la fase di coltivazione è opportuno eseguire 2-3 nitrati seguiti da un irrigazione. Si consiglia, per la coltivazione di questo ortaggio, spargere concimi con microelementi quali:

  • Boro 
  • Calcio
  • Magnesio
  • Zolfo

Questa è una pianta che riesce ad adattarsi a tutti i tipi di terreno, ma da il meglio di se in terreni di medio impasto e che posseggano ottime capacità drenanti in quanto la pianta teme i ristagni che potrebbero dare luogo ad alcune malattie come il marciume radicale.

La distanza che si consiglia lasciare tra le file è di 100 cm e sulle file di circa 60-70 cm, una volta che la pianta ha raggiunto i 30 cm di altezza è utile fissarla a dei sostegni (paletti,canne) che ne garantiranno la giusta crescita in posizione eretta.

Quando si coltiva questo ortaggio è opportune seguire delle procedure come ad esempio la cimatura che è utile in quanto permette di generare piante con due-tre fusti andremo quindi a eliminare il germoglio più grande nel momento in cui le piantine hanno sviluppato cinque-sette foglie vere e la pacciamatura che è di fondamentale importanza in quanto protegge la base e le radici delle piantine dopo il trapianto.

Questa pianta è soggetta ad attacchi di alcune malattie come per esempio :
  • Peronospora,
  • Alternariosi  
  • Septoriosi 

Che attaccano fusti, foglie e frutti provocando disseccamenti e marciumi.





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domenica 22 febbraio 2015

Pomodoro 'Datterino Alto' Consigli e curiosità

Oggi andremo a vedere il famoso Pomodoro 'Datterino' (Solanum lycopersicum 'Datterino'). Appartiene alla famiglia delle solanacee, è una pianta a crescita indeterminata e i suoi frutti sono distribuiti su grappoli con crescita a formazione di spina di pesce, ogni grappolo porta dai 12 ai 14 frutti, sono di colore rosso e il loro sapore è eccezionale.






















Questo tipo di pomodoro è della tipologia 'datterino', i suoi frutti sono di forma allungata e ognuno ha un pesa che varia dai 25 gr ai 35 gr, ideale per il consumo fresco e oltre che a essere molto gustoso ,rinfrescante e dissetante, inoltre in esso sono contenute tantissime sostanze nutritive che fanno bene al nostro organismo come gli antiossidanti quali caroteni e licopene che rallenta il processo di invecchiamento cellulare e a contrastare i radicali liberi inoltre contiene una buona dose di vitamina C che ha un effetto rigenerante per le cellule del nostro organismo, è ricco di sali minerali che hanno una funzione disintossicante ed equilibratrice. 

Questa è una pianta che riesce ad adattarsi a tutti i tipi di terreno, ma da il meglio di se in terreni di medio impasto e che abbiano ottime capacità drenanti, infatti la pianta teme i ristagni che potrebbero dare luogo ad alcune malattie come il marciume radicale.

La semina può avvenire in semenzaio tra febbraio-marzo e tra aprile-giugno può invece essere piantata direttamente sul terreno. Essendo una pianta che ha bisogno di molte sostanze nutritive è opportuno distribuire in inverno, prima della lavorazione di fondo, concimi organici e prima del trapianto è consigliabile spargere fertilizzanti a base di fosforo e potassio. Durante tutta la fase di coltivazione è opportuno eseguire 2-3 nitrati seguiti da un irrigazione. Si consiglia, per la coltivazione di questo ortaggio, spargere concimi con microelementi quali:


  • Boro 
  • Calcio
  • Magnesio
  • Zolfo

Durante la fase del trapianto, o comunque della semina in campo aperto, è consigliabile lasciare una distanza tra le file di 100 cm e sulle file di 50 cm. Una volta che la pianta ha raggiunto i 30 cm di altezza è utile fissarla a dei sostegni (paletti,canne) che ne garantiranno la giusta crescita in posizione eretta.





















Durante la coltivazione di questo ortaggio è opportuno praticare due operazione molto importanti. La cimatura è utile in quanto permette di generare piante con due-tre fusti, si dovrà eliminare il germoglio più grande nel momento in cui le piantine hanno sviluppato cinque-sette foglie vere; la pacciamatura è indispensabile in quanto protegge la base e le radici delle piantine dopo il trapianto.


La raccolta dei frutti si può effettuare da giugno e si prolunga sino ad ottobre.

Le principali malattie che colpiscono questa pianta sono:

  •  La verticilliosi 
  •  La fusariosi 

che comportano l'ostruzione dei vasi che trasportano la linfa, poi:


  • La peronospora,
  • L'alternariosi  
  • La septoriosi 

attaccano fusti, foglie e frutti provocando disseccamenti e marciumi.

Questa è una pianta molto produttiva e i suoi frutti sono ottimi anche nelle insalate, nei condimenti o per fare sughetti.



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venerdì 20 febbraio 2015

Cocomero Consigli e Curiosità

Il cocomero (citrullus lanatus), comunemente chiamato anguria, è il frutto di una pianta erbacea annuale che si sviluppa come pianta rampicante o prostrata, le sue foglie sono sono grandi e palmate di colore verde chiaro e possiede fusti volubili che possono aggrapparsi a dei sostegni. Essa appartiene alla famiglia delle cucurbitacee.




















Le piante di cocomero possono estendersi nel terreno per vari metri quadri. Durante la primavera inoltrata o in estate comincia la fioritura, i suoi fiori sono gialli e ampi tipici delle cucurbitacee, i suoi frutti sono molto grandi e possono raggiungere e superare un peso di   20 kg. Questi frutti possiamo trovarli di forma tondeggiante o allungata. Il frutto di questa pianta è ricco d'acqua, la sua polpa è succosa e croccante. Comunemente la varietà che si pianta è quella a polpa rossa ma esistono altre varietà che possono avere polpa verdognola, gialla, arancione e anche bianca e i suoi semi possono essere di colore giallo, bianco o comunemente neri.


L'anguria, o cocomero, possiede una discreta quantità di sali minerali che sono utili per contrastare il senso di stanchezza e spossatezza che si presentano nei periodi estivi particolarmente caldi, grazie all'alto contenuto di acqua, l'anguria risulta essere un frutto dissetante, diuretico e depurativo per l'organismo. Pur essendo la sua polpa particolarmente dolce, l'anguria presenta un apporto calorico particolarmente basso ed è quindi indicata nelle diete dimagranti proprio per il suo effetto saziante e non ingrassante. Le proprietà più interessanti sono dovute alla presenza di sostanze come carotenoidi, primo fra tutti il licopene, che, oltre a possedere proprietà antitumorali, sono anche in grado di combattere i tanto temuti radicali liberi, inoltre grazie alle sue proprietà, come l'assoluta assenza di grassi, l'anguria, è uno degli alimenti più efficaci per contrastare e combattere gli inestetismi della cellulite e in ultimo dobbiamo dire che il cocomero possiede altre proprietà benefiche e protettive nei confronti del fegato e delle vie respiratorie.

Il periodo migliore per seminare questo ortaggio è verso la fine dell'inverno-inizio primavera, i semi andranno posti in buche profonde dai 4 ai 5 cm, si consiglia di metterne 3-4 per garantire più probabilità di successo, in caso nasca più di una piantina per buca andremo a lasciarne una che sarà la più rigogliosa. Sulla fila andremo a distanziare le buche per circa un metro, mentre tra le file lasceremo circa 2 metri.

Il terreno dovrà essere a medio impasto, soffice, ben drenato e concimato con stallatico o con concime a lento rilascio di fosforo e di potassio. La particolarità di avere un terreno leggero sta nel fatto che le radici sono abbastanza delicate e devono avere la possibilità di attecchire bene al terreno. Prima di procedere alla semina è utile ricordarsi di lavorare il terreno verso la fine dell'estate in profondità, per circa 35 cm, durante questa fase si procede a fertilizzarlo provvedendo a mescolare stallatico maturo, circa 2,5 kg per mq.

La pianta di cocomero ha bisogno di molta acqua ma teme i ristagni che possono portare alla proliferazione di crittogame o di insetti pericolosi, per non danneggiare il frutto si consiglia di sollevarlo con paglia, erba, o con materiale plastico.

La raccolta dei frutti avviene circa 3-4 mesi dopo la semina, da fine maggio a settembre. Per capire che il frutto è maturo bisogna fare particolarmente attenzione al suono che emette: se è sordo il frutto è pronto per essere raccolto. Atri segni che ci fanno capire che l'anguria è pronta a essere raccolta sono : disseccamento del viticcio del peduncolo e la scomparsa della pruina.

La pianta del cocomero va protetta da insetti come:

  • Affidi
  • Maggiolino
  • Grillotalpa
Inoltre può essere attaccata da:

  • Peronospora
  • Muffa grigia
  • Nerume
  • Crittogame
Per prevenire questi problemi bisogna stare molto attenti a non creare ristagni d'acqua.




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martedì 17 febbraio 2015

Cavolfiore Consigli e Curiosità

Oggi andremo a vedere un altro ortaggio, molto buono da mangiare ma che da anche tante soddisfazioni nel vederlo crescere, sto parlando del CAVOLFIORE (Brassica oleracea var. botrytis), appartiene alla famiglia delle Cruciferae-Brassicaceae. 



















La coltivazione di questo ortaggio in italia risale al 1700, esso possiede numerose proprietà benefiche, infatti, rinforza le difese immunitarie, può aiutare nella prevenzione dei tumori ed è utile contro ulcere e dolori intestinali. Il cattivo odore che emana questo ortaggio durante la sua preparazione è dovuto all'evaporazione dello zolfo che si trova in esso.

Per coltivarlo è necessario avere un clima mite-fresco perché già raggiunti i 20 gradi la pianta da segni di sofferenza, invece temperature troppo basse possono danneggiare la crescita delle piantine causando l'arresto della formazione del fiore, cioè la parte commestibile causando cosi la perdita del nostro raccolto.

Il terreno adatto alla coltivazione del cavolfiore deve essere di medio impasto, ovvero, mescolato con sabbia, torba, pietre, ghiaia e argilla favorendone cosi un ottimo drenaggio e questa particolarità è molto importante perché esso teme i ristagni. Prima di mettere le giovani piantine a dimora nel terreno, è consigliabile lavorarlo con l'aiuto di una zappa in modo da farlo arieggiare e andremo a praticare la fase della concimazione mescolando con il terreno compost o letame maturo. Ricordare di estirpare tutte le erbacce dal terreno. 

La semina può essere effettuata da gennaio a settembre in semenzaio, se si vuole seguire l'andamento delle lune va seminata in giornate di 'luna crescente' .Predisporre i semi in buche profonde 1-2 cm e infine coprirli con uno strato di terreno. Dopo questa operazione procederemo con una leggera innaffiatura ,consiglio pertanto di usare uno spruzzino per questa fase. Dopo circa una settimana inizieremo a vedere i primi germogli e dopo circa 40 giorni, quando nelle piantine sarà spuntata la sesta foglia vera e avranno raggiunto un'altezza di 20 cm, potremo procedere con la fase del trapianto che sarà effettuata molto delicatamente in quanto potremo andare ad arrecare danni alla pianta. 

Le annaffiature dovranno essere molto frequenti, ricordiamoci però che teme i ristagni, quindi attenzione a non esagerare. 

La raccolta del cavolfiore avviene quando lo sviluppo dell'infiorescenza è completo, facendo però attenzione che il fiore non inizi a separarsi, se invece abbiamo piantato i nostri cavoli in autunno li raccoglieremo prima che arrivino le gelate, in caso non fossero ancora maturi li potremo mettere in zone ben soleggiate e riparte.

Troviamo sia malattie che parassiti che potrebbero attaccare questa pianta, andiamo ad elencarli:
Parassiti

  • Maggiolino
  • Cavolaia
  • Mosca del cavolo: Le larve si nutrono delle foglie andando a danneggiare la pianta.
Malattie

  • Peronospora
  • Ernia del cavolo
  • Alternariosi
Potremo evitare queste ultime stando attenti a non causare ristagni. 


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lunedì 16 febbraio 2015

Pomodoro ' Costoluto Marmande' Consigli e curiosità

Il Pomodoro 'Costoluto Marmande' (Solanum Licopersicum 'Marmande) ,appartiene alla famiglia delle solanacee ,è una varietà molto produttiva che possiede frutti abbastanza consistenti che raggiungono il peso di 180-200 grammi e oltre che essere buono fa bene al nostro organismo.



Esso si presenta con una forma costoluta e schiacciato ai poli, i suoi frutti sono di un colore intenso e sono ottimi per preparare conserve ,insalate o per essere mangiati freschi. Ha un aroma intenso e un sapore delicato, ha una polpa compatta e possiede proprietà anticancro, soprattutto grazie a uno dei suoi componenti, il licopene che aiuterebbe a regolarizzare l'attività del fegato.
Aiuta anche a contrastare l'invecchiamento cellulare e a rinforzare le ossa e a smaltire i grassi nel sangue.
Uno studio italiano,inoltre, sostiene che il pomodoro nella sua interezza sia molto più efficace dei singoli micronutrienti nella prevenzione del tumore della prostata.


La semina di questo ortaggio può avvenire in semenzaio in genere verso fine inverno inizio primavera oppure in pieno campo, se si vuole invece avere una raccolta tardiva lo si può piantare all'aperto anche in giugno. Il periodo di trapianto delle piantine avviene tra aprile e giugno ed è di fondamentale importanza lasciare uno spazio tra le file di 50-90 cm e sulle file di 50-60 cm. Un consiglio da seguire è il legare il fusto principale a dei sostegni (paletti,canne) in modo da favorire la crescita in posizione eretta e anche per sostenerle meglio, inoltre ricordiamoci di rimuovere i getti ascellari.

Questa varietà si adatta a tutti i tipi di terreno ma da il meglio della sua produttività in terreni di medio impasto, profondi, tendenzialmente sciolti, freschi, fertili, con ottime capacità drenanti perché teme i ristagni e con un pH che varia tra 6 e 6,5.

E' una pianta che richiede un'accurata concimazione, infatti essa ha elevate esigenze nutritive. E' consigliabile, pertanto ,di distribuire in inverno ,prima della lavorazione di fondo, concimi organici. Prima del trapianto spargere fertilizzanti a base di fosforo e potassio. Durante la coltivazione intervenire 2-3 volte con nitrati seguiti da un'irrigazione. Se possibile scegliere concimi con microelementi quali:

  • Boro;
  • Calcio;
  • Magnesio;
  • Zolfo.
La raccolta avviene tra giugno e ottobre quando i frutti avranno raggiunto la completa maturazione e un bel colore rosso vivo.

La principale malattia che attacca questa pianta è la Peronospora che consiste in una malattia fungina che si sviluppa sulle foglie quando ci sono condizioni di caldo umido, per esempio in giugno. Per combatterla bisogna spruzzare preventivamente le foglie con prodotti a base di rame.




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domenica 15 febbraio 2015

Pomodoro ciliegino 'Di Pachino' Consigli e curiosità

Rieccoci in ITALIA, la  varietà che tratteremo oggi sarà il POMODORO 'CILIEGINO PACHINO'. Questo è un prodotto ortofrutticolo italiano a denominazione 'IGP' ,le caratteristiche di questo pomodoro sono: il suo aspetto a 'ciliegia', i suoi frutti nascono con una formazione a spina di pesce, il suo colore eccellente, un grado di brix elevato e i suoi effetti benefici verso il nostro organismo.























Esso infatti gode di molte proprietà benefiche e oltre a essere rinfrescante e dissetante ha effetti diuretici, è ricco di licopeni e caroteni che ci aiutano a difendere il nostro organismo da radicali liberi e ne favoriscono il corretto funzionamento, contiene una buona dose di vitamina C che ha un'effetto rigenerante su tutte le cellule del nostro organismo e inoltre è ricco di sali minerali che hanno una funzione disintossicate ed equilibratrice.

La temperatura ideale per coltivare questo ortaggio va dai 23 ai 26 gradi, se non si vuole che la pianta si danneggi irreparabilmente ,non esporlo ma a temperature inferiori ai 10-12 gradi.

E' una pianta che si adatta a tutti i tipi di terreni ma da il meglio di se in terreni di medio impasto, le piante adulte si adattano anche a terreni ricchi di sale, il terreno inoltre dovrà possedere ottime capacità drenanti, in quanto, la pianta teme i ristagni.

La semina può avvenire in semenzaio dal mese di febbraio-marzo e il trapianto dipende sopratutto dalla zona in cui ci troviamo, in zone settentrionali può essere trapiantata a partire dalla fine di aprile ai primi di maggio, nei climi più caldi potrà essere effettuata anche un mese prima. Durante il trapianto è importante rispettare una distanza tra le file di 100 cm e sulle file di 60-70 cm, inoltre le piante andranno aiutate con sostegni (paletti,canne) per favorire la crescita in posizione eretta.

Il pomodoro Pachino necessita di annaffiature frequenti e soprattutto costanti, il terreno deve sempre essere umido ma ricordiamoci però di evitare i ristagni idrici. Quando si apporta l’acqua ricordarsi di non bagnare le foglie e i frutti in quanto questo potrebbe provocare l’insorgere di malattie fungine.

La fase della concimazione è molto importante infatti durante la fase di lavorazione del terreno, sarà necessario mettere sul fondo del letame. In alcuni casi il ciclo produttivo del pomodoro Pachino può durare più mesi, in questo caso è consigliabile somministrare un concime a lenta cessione e ricco di tutti gli elementi e microelementi necessari ad un corretto e sano sviluppo delle piante.


Durante la coltivazione di questo ortaggio è opportuno praticare due operazione molto importanti. La cimatura è utile in quanto permette di generare piante con due-tre fusti, si dovrà eliminare il germoglio più grande nel momento in cui le piantine hanno sviluppato cinque-sette foglie vere; la pacciamatura è indispensabile in quanto protegge la base e le radici delle piantine dopo il trapianto.

La raccolta avviene tra luglio ed ottobre, quando i frutti avranno raggiunto la giusta maturazione e un colore rosso vivo. Dopo la raccolta potrà essere conservato i frigo per una quindicina di giorni.

Le malattie più frequenti che colpiscono questa pianta sono i marciumi causati da funghi che proliferano in ambienti con elevata umidità, inoltre può essere soggetta all'attacco di alcuni parassiti come gli afidi che colpiscono le foglie e la pianta in generale, la dorifora e i nematodi della patata che andranno a danneggiare le radici.


Altre varietà di pachino sono:


Pomodoro Pachino Costoluto:  I frutti di questa varietà si presentano di grandi dimensioni e hanno un colore verde.

Pomodoro Pachino Tondo Liscio: anche questi pomodori hanno un colore verde con un gusto molto deciso e i frutti sono di piccole dimensioni tonde.

Pomodoro Pachino a Grappolo: il colore di questi pomodori può variare dal rosso al verde, hanno una buccia liscia e, come dice il nome stesso, si sviluppano a grappolo e presentano buone dimensioni.

venerdì 13 febbraio 2015

Pomodoro 'White Wonder' consigli e curiosità

Il Pomodoro 'White Wonder' (Solanum Lycopersicum 'White Wonder') appartiene alla famiglia delle solanacee, è una varietà molto rara e poco diffusa e rende molte persone molto diffidenti dall'assaporare questa delizia che è tutt'altro che di cattivo gusto. La particolarità di questa varietà di pomodoro sono la sua colorazione bianca, una minore acidità rispetto ad un pomodoro tradizionale e infine i suoi benefici.



















Esso si caratterizza per il colore bianco avorio che assume a completa maturazione, i suoi frutti sono molto grandi e possono raggiungere un peso di 300 grammi, all'interno la sua polpa è carnosa e contiene pochissimi semi, il suo gusto è eccezionalmente dolce con un alto contenuto di zucchero, in bocca risulta particolarmente delicato e ricorda il melone.

La semina di questo prodotto può cominciare da semenzaio e dovrà iniziare nei mesi di gennaio-febbraio o se preferite in pieno campo nei mesi di marzo-aprile, i semi vanno collocati nel terreno ad una profondità di circa 1 cm e con una distanza di circa 1 metro dalle file e di circa 70 cm sulle file, il trapianto delle piantine può avvenire tra i primi di aprile fino ai primi di maggio e necessitano dei sostegni (paletti,canne). Nel caso di questa varietà le piantine andranno collocate in zone molto luminose ,perché hanno bisogno di tantissima luce per crescere e maturare i frutti.

In caso di semina invernale in serra ricordarsi ti mantenere la temperatura all'interno della serra intorno ai 22 gradi, in quanto temperature prossime allo 0 zero e superiori a 30 gradi potrebbero danneggiare irreparabilmente la pianta ed è importante fornire alla pianta un buon apporto di luce, ricordiamoci che questo tipo di varietà necessita di tantissime luce sia per la crescita delle piante e sia per la crescita, colorazione e maturazione dei frutti stessi. In caso che la luce naturale non basti, nei periodi invernali è importante munirsi all'interno delle serre di giuste lampade che soddisfino il fabbisogno della pianta.

 Questa è una pianta che si adatta a tutti i terreni ma si ottengono risultati migliori se collocata in terreni di medio impasto, fertili e con buone capacità drenanti, infatti teme i ristagni. Il pomodoro 'White Wonder' è una pianta che necessita di elevate esigenze nutritive, perciò è consigliato distribuire in inverno, prima della lavorazione di fondo, dei concimi organici e prima del trapianto bisogna spargere dei fertilizzanti a base di fosforo e potassio.Durante la coltivazione bisogna intervenire circa 2-3 volte con nitrati seguiti da irrigazione e se è possibile quando si coltiva questa pianta bisogna utilizzare concimi con microelementi quali:
  • Fosforo;
  • Calcio;
  • Magnesio;
  • Zolfo.

Il 'White Wonder' necessita di regolari apporti d’acqua sopratutto nei mesi più caldi e nei periodi di crescita iniziale, invece quando avviene il periodo dell’ingrossamento dei frutti bisogna aumentare la somministrazione d’acqua senza però esagerare, ricordiamo che teme i ristagni.

La raccolta si effettua quando il frutto ha raggiunto oltre che dimensioni consistenti ma anche quando il colore sarà di una bella tonalità avorio.

Le malattie che colpiscono questa pianta sono svariate, vediamone alcune:
  • Ruggine: Colpisce le foglie e i frutti e si manifesta con macchie scure sulla foglia provocandone l’ingiallimento e anche i pomodori presenteranno macchie scure, essendo questo un fungo vanno somministrati fungicidi come ad esempio lo zolfo ed eliminando le parti infestate;
  • Verticillium: Anche questa malattia è causata da un fungo e provoca l’ingiallimento delle foglie e il seccarsi di esse, in questo caso procedere immediatamente con l’eliminazione delle piante danneggiate.
Altre:
  • Muffa grigia delle foglie
  • Peronospora:  Per contrastare questa malattia bisogna preventivamente spruzzare le foglie con prodotti a base di rame.


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mercoledì 11 febbraio 2015

Pomodoro 'Cuore di Bue' consigli e curiosità

Il Pomodoro 'Cuore di Bue' (Solanum Lycopersicum 'Cuore di bue')  appartiene alla famiglia delle solanacee, è una varietà con frutti molto grossi, che possono raggiungere i 500 grammi, è un pomodoro da insalata, con una polpa carnosa e con una buccia molto sottile.




Esso si presenta con una consistenza simile a quella del cachi, risulta essere molto saporito, aromatico, quasi piccante e al suo interno troviamo pochissimi semi, la forma del frutto è piuttosto irregolare. Una caratteristica di questa pianta è che tende ad avere una continua crescita in altezza e più il frutto è di dimensioni maggiori e più le costole saranno accentuate. Il cuore di bue è una buona fonte nutrizionale, infatti, presenta una quantità notevole di vitamina A e C, contiene sali minerali, calcio, fosforo.

I tipi di clima che preferisce questo ortaggio sono del tipo caldo-umido, nei climi freddi e con temperature invernali la produzione e coltivazione di questo ortaggio sono molto limitati. La temperatura ideale per far giungere a una maturazione del frutto ottimale sono di 23 gradi, mentre con temperature oltre i 30 gradi si rischia di causare danni alla pianta e la decolorazione dei frutti.

Il terreno ideale per far crescere questa varietà di pomodoro deve essere di medio impasto, dovrà essere lavorato bene, fresco, e preferibilmente poco salino e con ottime capacità drenanti perché è una pianta che teme i ristagni. E' importante concimare il terreno con letame maturo o compost, in quanto richiede grosse esigenze nutritive e andranno mescolati durante la lavorazione di fondo e durante questa fase è consigliato impiegare del solfato di potassio e del perfosfato minerale.

La semina in semenzaio può essere praticata nel mese di febbraio-marzo e in campo aperto tra aprile-maggio.

Il cuore di bue richiede annaffiature regolari e costanti sopratutto durante la fase di crescita e ingrossamento dei frutti, ricordiamoci sempre di non esagerare perché teme i ristagni che potrebbero causare marciume ed altri gravi problemi.

Nell'arco di vita della pianta è consigliato praticare la sfemminellatura, cioè l’eliminazione dei getti laterali che si formano ai piedi delle foglie, questa operazione è molto utile in quanto elimina il numero di infiorescenze e permettere alla pianta di produrre pomodori di qualità superiore. Va effettuata durante il mese di luglio.

La raccolta del pomodoro cuore di bue si esegue in base alla coltura: per quella del periodo primaverile si effettua dal mese di marzo sino al mese di luglio, per quella autunnale, da settembre a dicembre, per quella in piena terra da giugno a settembre.


Le malattie di questa pianta sono svariate, troviamo malattie fungine come:



  • Cladosporiosi
  • Peronospora
  • Marciume azotato
  • Muffa grigia
La pianta è soggetta anche all'attacco di batteri che possono provocare la picchiettatura che si manifesta con la comparsa, su foglie e frutti, di macchie più o meno grandi; la maculatura, il cui sintomo è la comparsa di macchie di vari colori, su parti come frutti e foglie.
Inoltre potrebbe essere attaccata da malattie virali che possono causare il mosaico del pomodoro ed altre gravi malattie, la comparsa di questi virus può essere favorita anche dalla presenza di parassiti come:


  • L'affidone della patata
  • L'afide nero della fava
  • I tripidi 
Invece danni all'apparato radicale possono essere provocati dagli elateridi oppure dai nematodi, invece danni ai frutti possono essere causati dalle cimici e i danni arrecati alle foglie possono essere causate dal ragnetto rosso ecc.



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Pomodoro 'Nero di Crimea' consigli e curiosità

Il Pomodoro 'Nero di Crimea' (Solanum Lycopersicum 'Nero di Crimea') come tutti i pomodori appartiene alla famiglia delle solanacee, la particolarità di questo sta nel colore nel gusto e nelle proprietà nutrizionali che ci offre.

Esso ci si presenta con una colorazione tendente al marrone scuro, dovuta alla presenza del licopene , ha proprietà rinfrescanti, ricco di vitamine, sali minerali e zuccheri, inoltre è ricco di antociani che grazie al loro potere antiossidante ci aiutano a contrastare i radicali liberi, e preservano dall'invecchiamento ,inoltre hanno effetti benefici sulla micro-circolazione quindi tutto quello che riguarda la circolazione come:
  • I Capillari
  • La Cellulite
Si tratta di un pomodoro ibrido indeterminato, ha un sapore molto intenso, di ottima consistenza e resistente alle spaccature, i suoi frutti raggiungono il peso di 80-100 gr, è in grado di crescere in terreni difficili ed è resistente a molte malattie del terreno come:
  • Nematodi
  • Virosi
  • Marciumi radicali
Questa varietà inoltre è ottima perché grazie ad una maggiore vigoria e forza vegetativa è in grado di produrre di più e per un periodo più lungo.

Come già detto si adatta anche a terreni difficili, ma il meglio di se lo dà in terreni di medio impasto, profondi, freschi, fertili e con ottime capacità drenanti ,infatti, teme i ristagni, il suo pH ideale varia tra i 6 e i 6,5. Il 'Nero di Crimea' lo si può coltivare in semenzaio dalla metà di febbraio sino ad aprile e lo si mette a dimora da aprile sino a giugno all'aperto.

Questa pianta necessita di elevate esigenze nutritive, perciò è consigliabile distribuire in inverno, prima della lavorazione di fondo, concimi organici. Prima del trapianto è consigliabile spargere fertilizzanti a base di fosforo e potassio, durante la coltivazione intervenire 2-3 volte con nitrati seguiti da un'irrigazione. Se è possibile è consigliabile scegliere concimi con microelementi quali:
  • Boro
  • Calcio
  • Magnesio
  • Zolfo
La distanza da mantenere sulle file è di 50 cm e tra le file di 100 cm, la raccolta del frutto avviene da giugno e si prolunga sino ad ottobre.

Quando la piantina avrà raggiunto un'altezza di circa 30 cm è necessario legarla a dei sostegno (paletti,canne) in modo da favorirne la crescita in posizione eretta, si procede dalla legatura del fusto in modo da evitare il contatto ai frutti con il terreno. Un consiglio importante è eliminare le femminelle che crescono nelle parti ascellari della pianta, cosi facendo consentiremo un maggiore assorbimento della luce da parte dei frutti, favorendone cosi una crescita ottimale.

La principale malattia che attacca questo frutto è la peronospora ,si tratta di una malattia fungina che si sviluppa sulle foglie quando sono presenti condizioni di caldo-umido come a giugno. Per combatterla bisogna spruzzare preventivamente prodotti a base di rame.

Questo pomodoro è ottimo per il consumo fresco, in insalate oppure cotto o grigliato.

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Zucchino 'Bianco di trieste' consigli e curiosità

Lo zucchino (cucurbita pepo) appartiene alla famiglia delle cucurbitacee come i cetrioli, meloni e cocomeri, è una pianta con un apparato radicale fittonante ma abbastanza superficiale. Lo zucchino che andremo a vedere oggi è il 'bianco di trieste'.

Esso prende il nome, appunto, dalla zona in cui è nato, Trieste, la particolarità di questo tipo di zucchino sono la buccia molto sottile, color bianco crema e questa varietà rispetto alle altre risulta essere molto precoce e la sua polpa raggiunge l'apice del gusto quando l'ortaggio arriva alla sua lunghezza massima che può variare dai 15 ai 19 cm. Il bianco di trieste inoltre ha delle proprietà che fanno bene al nostro organismo, infatti, oltre che essere nutritive e rinfrescanti le zucchine ,cosi come le zucche, hanno proprietà diuretiche e lassative, inoltre sono ricche di Vitamina B, Provitamina A e fosforo e curano infiammazioni e dissenteria.

La semina di questo ortaggio avviene in semenzaio da marzo sino a giugno e in campo aperto da aprile sino a luglio, con una raccolta che avviene da giugno sino a settembre. Esse raggiungono la piena maturazione a circa 45 giorni dalla nascita e la pianta ha un ciclo di vita di circa 90 giorni.

La zucchina esige terreni leggeri, freschi , con buone sostanze organiche e sopratutto con ottime caratteristiche drenanti, infatti, essa teme i ristagni e possibilmente con un pH del terreno che varia tra 5,6 e 7,5. Ha un'ottima adattabilità salina e ciò lo rende un ortaggio coltivabile anche in prossimità di coste. La lavorazione in caso di terreno pesante deve essere molto accurata e bisogna farla per tempo, se possibile prima che arrivi l'inverno, le concimazioni devono essere abbondanti e si consiglia di usare letame maturo o compost che verranno distribuiti durante la fase di preparazione del terreno

La pianta della zucchina ha un portamento molto espanso e richiede pertanto molto spazio, tra le file dai 100 ai 150 cm e sulla fila dai 70 ai 100 cm. Nella semina diretta si seminano 2 o 3 piante per buchetta in modo da avere la garanzia che almeno una si salvi e in seguito andranno diradate lasciandone una sola, ad emergenza consolidata.  

E’ pertanto sconsigliato il ripetersi della coltura sullo stesso terreno prima di 3-4 anni o di coltivarla dopo solanacee, fagiolino o altre specie della famiglia delle cucurbitacee, perché risulterebbero più soggette ad attacchi di parassiti fungini (FusariumVerticillium), nematodi e insetti.

Le irrigazioni devono essere frequenti ed omogenee stando attenti a non bagnare le foglie.

Le malattie che colpiscono la pianta sono svariare tra cui fungine e virali elenchiamone alcune:

  • Mal Bianco;
  • Peronospora;
  • Sclerotina.
Nel caso in cui la pianta venga attaccata dal virus presenterà come sintomi deformazioni e difetti nella colorazione delle foglie, qualora non sia possibile applicare una cura bisogna estirpare la pianta infetta, inoltre nei primi periodi di vita la pianta può essere soggetta ad attacchi da parte di insetti terricoli e/o da marciumi fungini o batterici, provocando errori nella crescita dei seminati.

E’ possibile prevedere dei trattamenti per il controllo delle malattie fungine a base di zolfo o con decotto di equiseto, macerato di aglio e cipolla, propoli ed oli essenziali.

Consigli per coltivare questo tipo di ortaggio:
  • Limitare le concimazioni azotate;
  • Staccare i frutti con forbici in modo da evitare lacerazioni alla pianta;
  • Utilizzare rotazioni ampie tra le colture;
  • Utilizzare solo sostanze organiche.


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