martedì 17 febbraio 2015

Cavolfiore Consigli e Curiosità

Oggi andremo a vedere un altro ortaggio, molto buono da mangiare ma che da anche tante soddisfazioni nel vederlo crescere, sto parlando del CAVOLFIORE (Brassica oleracea var. botrytis), appartiene alla famiglia delle Cruciferae-Brassicaceae. 



















La coltivazione di questo ortaggio in italia risale al 1700, esso possiede numerose proprietà benefiche, infatti, rinforza le difese immunitarie, può aiutare nella prevenzione dei tumori ed è utile contro ulcere e dolori intestinali. Il cattivo odore che emana questo ortaggio durante la sua preparazione è dovuto all'evaporazione dello zolfo che si trova in esso.

Per coltivarlo è necessario avere un clima mite-fresco perché già raggiunti i 20 gradi la pianta da segni di sofferenza, invece temperature troppo basse possono danneggiare la crescita delle piantine causando l'arresto della formazione del fiore, cioè la parte commestibile causando cosi la perdita del nostro raccolto.

Il terreno adatto alla coltivazione del cavolfiore deve essere di medio impasto, ovvero, mescolato con sabbia, torba, pietre, ghiaia e argilla favorendone cosi un ottimo drenaggio e questa particolarità è molto importante perché esso teme i ristagni. Prima di mettere le giovani piantine a dimora nel terreno, è consigliabile lavorarlo con l'aiuto di una zappa in modo da farlo arieggiare e andremo a praticare la fase della concimazione mescolando con il terreno compost o letame maturo. Ricordare di estirpare tutte le erbacce dal terreno. 

La semina può essere effettuata da gennaio a settembre in semenzaio, se si vuole seguire l'andamento delle lune va seminata in giornate di 'luna crescente' .Predisporre i semi in buche profonde 1-2 cm e infine coprirli con uno strato di terreno. Dopo questa operazione procederemo con una leggera innaffiatura ,consiglio pertanto di usare uno spruzzino per questa fase. Dopo circa una settimana inizieremo a vedere i primi germogli e dopo circa 40 giorni, quando nelle piantine sarà spuntata la sesta foglia vera e avranno raggiunto un'altezza di 20 cm, potremo procedere con la fase del trapianto che sarà effettuata molto delicatamente in quanto potremo andare ad arrecare danni alla pianta. 

Le annaffiature dovranno essere molto frequenti, ricordiamoci però che teme i ristagni, quindi attenzione a non esagerare. 

La raccolta del cavolfiore avviene quando lo sviluppo dell'infiorescenza è completo, facendo però attenzione che il fiore non inizi a separarsi, se invece abbiamo piantato i nostri cavoli in autunno li raccoglieremo prima che arrivino le gelate, in caso non fossero ancora maturi li potremo mettere in zone ben soleggiate e riparte.

Troviamo sia malattie che parassiti che potrebbero attaccare questa pianta, andiamo ad elencarli:
Parassiti

  • Maggiolino
  • Cavolaia
  • Mosca del cavolo: Le larve si nutrono delle foglie andando a danneggiare la pianta.
Malattie

  • Peronospora
  • Ernia del cavolo
  • Alternariosi
Potremo evitare queste ultime stando attenti a non causare ristagni. 


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