martedì 10 febbraio 2015

Melanzana 'Violetta lunga palermitana' consigli e curiosità

La melanzana (solanum melongena) appartiene alla stessa famiglia dei pomodori,peperoni e patate, la varietà di cui andremo a parlare oggi è la classica 'violetta lunga palermitana' che possiamo trovarla tutto l'anno nei nostri supermercati.

















Essa è caratterizzata da un frutto abbastanza grande e allungato, è calviforme e ha una buccia di colore viola scuro, al suo interno si presenta con una polpa carnosa di colore bianco-verdastra, ha un sapore delicato e allo stesso tempo un po' piccante, ottima nell'accompagnare i primi piatti.

Va consumata solo ed esclusivamente cotta in quanto, come in tutte le melanzane, la presenza di solanina la rende tossica. La melanzana possiede anche delle proprietà che fanno bene al nostro organismo, contiene molto calcio, potassio e fosforo, ma è presente anche la vitamina A e C, può avere degli effetti lassativi e aiuta a tenere basso il colesterolo, le altre proprietà che troviamo in questo frutto sono quella depurativa e diuretica, inoltre essendo povera di grassi la si può consumare liberamente anche se ci si è messi a dieta. Favorisce l'attività epatica.

Ora passiamo alla coltivazione di questo ortaggio. La melanzana gradisce gli ambienti ricchi di luce con temperature che variano trai 16 e 25 gradi, se esposta per un lungo periodo a temperature prossime allo zero verrà danneggiata irreparabilmente, bisogna fare molta attenzione a non esporla anche temperature superiori ai 30 gradi in quanto causano l'ingiallimento delle foglie e la perdita dei fiori.

Essa necessita di un terreno molto fertile, soffice e con ottime caratteristiche drenanti in quanto teme i ristagni, si adatta anche in terreni di tipo sabbioso e salino.

La semina in semenzaio si effettua a febbraio ad una temperatura di 28 gradi in un ambiente ricco di luce, quando le piantine saranno maneggiabili si potranno trapiantare in campo aperto ricordando di lasciare una distanza tra le file di circa 80 cm e sulle file di circa 40 cm. La raccolta si effettuerà quando la buccia della melanzana perderà la sua caratteristica luminosa e risulterà più opaca e sopratutto non a completa maturazione in quanto si andranno a formare numerosi semi rendendo il frutto più amarognolo, dovrà essere bella soda e non dovrà presentare parti molli.

Le innaffiature dovranno essere frequenti dalle quattro alle cinque a settimana, in caso contrario la pianta non sarà nelle condizioni ottimali e produrrà frutti piccoli e di scarsa qualità. Essa ha bisogno di un terreno sempre umido ma ricordiamoci che teme i ristagni.

Per quanto riguarda la concimatura della pianta, necessita una buona quantità di letame maturo durante la lavorazione del terreno, in caso si presentasse povero di sostanze organiche bisognerà intervenire sulla pianta somministrando azoto che favorirà lo sviluppo di frutti di ottima qualità.

Operazioni molto importanti da applicare alla pianta sono:

  • La cimatura: Consiste nell'eliminare le gemme apicali una volta che la pianta ha terminato il suo ciclo produttivo.
  • La sarchiatura: Consiste nell'eliminare i getti ascella che si formano sulla pianta nel periodo in cui inizia la fioritura, si devono eliminare i getti ascellari che si trovano sul fusto alla prima biforcazione,  in quanto se si dovessero rompere potrebbero andare a danneggiare il fusto stesso e durante questa operazione asporteremo anche le foglie ingiallite che si trovano alla base.
Le malattie a cui è soggetta la pianta sono svariate ed è soggetta anche all'attacco di alcuni parassiti e funghi, elenchiamone alcune:

  • Peronospora: Si manifesta con macchie scure presenti sulle foglie e sui frutti;
  • Tracheomicosi: Porta la pianta all'appassimento;
  • Marciumi
  • Cancrene
  • Muffa grigia
Tra i parassiti troviamo:

  • Gli afidi
  • La dorifora: Attacca sopratutto le foglie della pianta
  • Ragnetti rossi
Pertanto bisogna effettuare una cura preventiva per malattie fungine con miscele di zolfo, ossicloruro di rame e silicato di sodio e antiparassitari come ad esempio un rimedio biologico a base di ortica. evitando cosi di utilizzare i rimedi chimici che sono dannosi anche alla nostra salute.


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